
Audit Pianificazione Ereditaria
Analisi indipendente di eredità, donazioni, quote legittime e passaggi generazionali. L’obiettivo è prevenire squilibri tra eredi, rischi latenti e contenziosi futuri, inserendo la successione in un progetto patrimoniale più ampio.
È una due diligence che valuta atti già compiuti, intenzioni future, assetti familiari, patrimonio complessivo e sostenibilità delle scelte nel tempo. Il tutto con la logica del CFO del patrimonio e in coordinamento con i professionisti legali e notarili.
Cos’è e perché serve l’Audit Pianificazione Ereditaria
L’Audit Pianificazione Ereditaria analizza la coerenza tra patrimonio, atti già effettuati, volontà del disponente e diritti degli eredi attuali e potenziali. Mette a fuoco squilibri, privilegi occulti, abusi possibili e conseguenze concrete nel tempo.
Non si limita a verificare una ripartizione teorica, ma considera anche la sostenibilità delle scelte per chi resta, la tutela dei più fragili, il rapporto con imposte e costi e la compatibilità con la situazione immobiliare, finanziaria e aziendale.
L’obiettivo è aiutare la famiglia a prendere decisioni consapevoli prima che i nodi emergano in forma di contenzioso, liti tra fratelli o blocchi patrimoniali difficili da gestire.
• Donazioni già effettuate a favore di un figlio rispetto agli altri.
• Patrimoni con molti immobili, intestazioni incrociate e vecchi accordi mai rivisti.
• Presenza di seconde unioni, figli di matrimoni diversi o eredi con bisogni particolari.
• Imprese familiari in cui non tutti gli eredi parteciperanno alla gestione futura.
• Testamenti, polizze o intestazioni che non sono mai stati letti in un quadro unitario.
Cosa analizziamo nella pianificazione ereditaria
L’Audit ricompone il quadro tra atti, intenzioni, diritti e aspettative, con una lettura integrata di patrimonio immobiliare, finanziario, aziendale e familiare.
• Composizione della famiglia e possibili eredi legittimari e non legittimari.
• Situazione patrimoniale complessiva che comprende immobili, investimenti, impresa, polizze, liquidità.
• Confronto tra patrimonio attuale e patrimonio già trasferito in vita tramite donazioni o altre operazioni.
• Donazioni, intestazioni, cointestazioni, rinunce e altre operazioni già effettuate.
• Vantaggi acquisiti da singoli soggetti rispetto agli altri componenti della famiglia.
• Rischio di azioni di riduzione, collazione o contestazioni future tra eredi.
• Simulazioni di possibili scenari in caso di decesso senza ulteriori interventi.
• Valutazione qualitativa dell’impatto fiscale e dei costi indiretti di alcune scelte.
• Lettura coordinata di successioni, donazioni e trasferimenti per evitare incastri penalizzanti.
• Attenzione dedicata a figli con condizioni particolari, coniuge più debole o familiari da proteggere.
• Rapporto tra disponibilità immediata, beni indivisi e capacità di far fronte a imprevisti.
• Collegamento con la Cassaforte Patrimoniale Digitale per garantire ordine documentale e istruzioni chiare per chi dovrà gestire il dopo.
Verifica degli assetti ereditari e della loro sostenibilità
La pianificazione ereditaria non riguarda solo la ripartizione numerica del patrimonio, ma il modo in cui gli eredi potranno vivere e gestire ciò che ricevono.
L’Audit analizza se gli assetti attuali e quelli ipotizzati sono sostenibili nel tempo per la famiglia e per l’eventuale impresa. Si valuta se ciò che viene lasciato è davvero utile a chi lo riceve, oppure se rischia di diventare fonte di blocchi, conflitti o costi non gestibili.
Si ragiona anche su scenari di fragilità e longevità, per capire se il patrimonio potrà garantire assistenza adeguata e se gli eredi saranno in grado di assumersi responsabilità e carichi economici.
L’obiettivo è avvicinare il più possibile ciò che il disponente desidera a ciò che realmente accadrà sul piano pratico, legale, fiscale e relazionale.
• Coerenza tra ciò che si vuole lasciare e ciò che gli eredi possono gestire.
• Compatibilità tra quote di diritto, aspettative e patti informali all’interno della famiglia.
• Tenuta degli assetti in presenza di eventi critici come separazioni, fallimenti, malattie.
• Possibilità di interventi graduali, correttivi o di riequilibrio nel tempo.
Il processo in 5 fasi
L’Audit Pianificazione Ereditaria è inserito nel metodo PatrimonioPro. La successione non viene trattata come episodio isolato, ma come parte di un progetto patrimoniale più ampio.
1. Simulatore Patrimoniale
Il cliente compila il Simulatore Patrimoniale Unico indicando le aree di maggiore preoccupazione, in particolare successione e passaggi generazionali.
2. Definizione dell’Audit
Si raccolgono le informazioni principali su famiglia, patrimonio, eventuali atti già compiuti, documentazione disponibile e obiettivi dichiarati.
3. Audit Pianificazione Ereditaria
Viene svolta la due diligence sugli assetti attuali e sugli scenari possibili, con particolare attenzione a squilibri, rischi di conflitto e nodi critici.
4. Piano Operativo
Si definiscono raccomandazioni indipendenti e ipotesi di intervento da valutare con notaio e avvocato di fiducia, tenendo conto del quadro patrimoniale complessivo.
5. Regia e Monitoraggio
Se la famiglia lo desidera, il percorso può proseguire con il Presidio di Regia Patrimoniale e con la Cassaforte Patrimoniale Digitale, per aggiornare nel tempo le decisioni e mantenere ordine documentale e operativo.
Cosa ricevi dall’Audit Pianificazione Ereditaria
• Quadro chiaro degli eredi, dei diritti e delle posizioni effettive, non solo teoriche.
• Lettura delle donazioni e delle scelte già effettuate, con evidenza di eventuali squilibri.
• Scenari concreti su cosa potrebbe accadere mantenendo l’attuale impostazione.
• Mappa dei rischi di conflitto e delle aree che richiedono interventi correttivi.
• Valutazione qualitativa dell’impatto fiscale e dei costi indiretti legati a scelte diverse.
• Raccomandazioni operative da discutere con notaio, avvocato e altri professionisti di fiducia.
• Collegamento con l’Analisi Patrimoniale Integrata e con eventuali audit immobiliari, finanziari o aziendali già avviati.
